Scuola
Da luogo dell'apprendimento a driver per il cambiamento di un territorio Area didattica Area gestionaleLa proposta
Lo sviluppo sostenibile della scuola.
Le sollecitazioni dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e dell’Agenda 2030 ONU spingono anche la scuola a ripensarsi in modo integrale secondo un approccio sostenibile, perché le future generazioni sappiano interpretare ciò che è necessario compiere per il bene dell’umanità e la salvaguardia del pianeta, divenendo protagonisti del cambiamento.
Affinché la scuola possa esprimere il proprio compito educativo e culturale, propulsivo di pensiero critico e di comprensione della realtà contemporanea nella sua complessità, l’istruzione è chiamata dunque ad una riforma profonda e radicale.
La SUSTAINABLE DEVELOPMENT SCHOOL è un progetto culturale integrato, ideato per le scuole di ogni ordine e grado, a livello nazionale e internazionale, allo scopo di promuovere l’educazione allo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’Istruzione.
Adotta lo sviluppo sostenibile come paradigma di riferimento per promuovere in tutte le sue azioni – networking, formazione e progettazione didattica – processi di rigenerazione umana, sociale e culturale che tengano conto delle sfide sociale, ambientali ed economiche di oggi.
Perché ciò accada è necessario che le nuove generazioni acquisiscano e sviluppino:
- una cultura solida e spirito critico
- un’intelligenza pratica e creativa
- una attitudine all’ascolto e alla riflessione
- abilità di leadership e di cooperazione
- stili di vita sostenibili per sé e per gli altri
Il modello della Sustainable Development School prevede che la scuola agisca su due fronti:
- l’organizzazione della didattica per macroaree tematiche transdisciplinari (Area Didattica)
- l’organizzazione di funzioni interne alla scuola da affiancare al Dirigente Scolastico per consolidare relazioni stabili con le comunità e il territorio di riferimento (Area Gestionale)
Dall'Enciclica "Laudato sì" di Papa Francesco
“Molte cose devono riorientare la propria rotta, ma prima di tutto è l’umanità che ha bisogno di cambiare. Manca la coscienza di un’origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti. Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita. Emerge così una grande sfida culturale, spirituale e educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione”
“Una scuola capace di contestualizzare i gesti, le conoscenze, le discipline, le relazioni.
Una scuola caparbia, aperta al dialogo e accogliente, attenta all’ambiente e all’uomo, al pensiero globale.”